Al 39 da Massimo

Ristorante Pinseria Romana

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Chi siamo


Massimo - il Titolare

Mi chiamo Massimo, sono nato ad Agnone, in un piccolo paesino in provincia di Isernia ( Molise)

Dopo aver completato gli studi, diplomandomi come perito elettrotecnico, mi sono trasferito a Roma dove ho iniziato a lavorare nei ristoranti facendo la "gavetta" come lavapiatti, per poi passare al servizio ai tavoli come cameriere!

Negli anni ho acquisito sempre più competenze e passione per questo lavoro e, dopo varie esperienze lavorative in vari e rinomati ristoranti della Capitale, ho realizzato finalmente il sogno di mettermi in proprio. Benvenuti nel mio ristorante. Il mio compito è rendere questa esperienza gustativa perfetta!

Solo gli ingredienti più freschi  genuini sono la chiave del nostro successo!

Abbiamo Carciofi e Puntarelle

tutto l'anno

I NOSTRI VALORI - LE NOSTRE SPECIALITA'


Cibo fatto con amore & passione

La cucina romana nel cuore del rione Castro Pretorio a pochi passi dall'uscita della metro B e a

poche centinaia di metri dalla Stazione Termini, offre un menù ricco di ricette, piatti tipici e

nostrani E LA FAMOSA PINSA ROMANA da accompagnare al buon vino della casa o alle

etichette nazionali migliori.

Scopri le nostre specialità.

La Carbonara

La Carbonara è un primo piatto tipico della cucina romana, apprezzato in tutto il mondo!
A base di pasta, uova, guanciale e pecorino romano! Un piatto povero, ma dalla bontà paradisiaca, che secondo una delle ipotesi più attendibili nasce nel 1944 nei giorni della liberazione; dagli ingredienti a disposizione dei soldati americani messi insieme da un cuoco romano.
Per una riuscita perfetta occorrono guanciale di buona qualità, uova fresche ottimo pecorino romano ed una spolverata di pepe nero, e per ultimo forse il più importante, occorre una manualità eccelsa nella mantecatura degli ingredienti per non creare l'effetto frittata ma una succulenta e spettacolare crema.

L' Amatriciana

L’amatriciana è un condimento che si usa tradizionalmente con gli spaghetti, i bucatini, tonnarelli o rigatoni. Prende il nome da Amatrice un piccola cittadina in provincia di Rieti.

È una ricetta figlia di un’altra ricetta povera delle terre laziali, la pasta alla gricia che è una versione in bianco dell’amatriciana, una pasta condita semplicemente con guanciale e pecorino.

L’aggiunta del pomodoro alla ricetta originale pare si debba a un cuoco romano, Francesco Leonardi, la prima testimonianza del suo utilizzo si trova infatti nel manuale di cucina L’Apicio Moderno del 1790.

ALDO FABRIZI amava chiamarla scherzosamente il piatto dalle 5P: Pasta,Pancetta, Pecorino, Pepe e PANZA

La Pinsa romana


La Pinsa romana viene inventata nel 2001 da Corrado Di Marco, dopo aver messo a

punto un impasto a biga invertita tramandato da suo nonno, fornaio romano.


Miscelando farine di frumento, soia, riso e pasta madre di frumento essiccato, ha

ottenuto un mix segreto in grado di trattenere l'umidità durante la cottura e risultare al contempo croccante fuori e morbido dentro senza l'aggiunta di grassi.


Per ottenere la vera Pinsa romana è essenziale rispettare rigorosamente le regole per la sua lavorazione. Per l’impasto occorre utilizzate il giusto mix di farina a cui andrà aggiunto l'80 per cento di acqua per avere un impasto ben idratato. E va lasciata lievitare a lungo, per 72 ore. In questo modo si ottiene un impasto soffice dall'altissima digeribilità.


La Coda alla Vaccinara

Le origini della Coda alla Vaccinara sono umili: per prepararla si utilizza una delle parti del cosiddetto “quinto quarto”, a cui appartengono i tagli meno pregiati, frattaglie comprese.

È un piatto che deve il suo nome ai “vaccinari” di una volta, addetti alla macellazione del bestiame. Già intorno al 1300 il Rione Regola, a Roma, era abitato dai vaccinari, che erano soliti portare a casa dal lavoro tutte quelle parti degli animali meno pregiate, che non potevano essere vendute ai “signori”.


Di tempo ne è passato, e nel corso degli anni

la coda alla vaccinara, da piatto destinato ai meno abbienti, è divenuta una delizia per intenditori, tutt’oggi viene preparata in molti ristoranti tradizionali e cucinata da tutti coloro che

apprezzano la tradizione romanesca.


Per noi sei importante e per questo ci teniamo a sapere ciò che pensi.

Le recensioni permettono alla nostra attività di crescere e ci fa piacere condividerle con voi.


"Locale molto carino e accogliente, ambiente informale e rilassante, mangiato davvero molto bene sia la pinsa che i piatti di cucina tradizionale romana. Consigliato caldamente. Top"

Lorenza Galli

"Posticino molto carino con dipinti di Roma e cucina buonissima. Gentilezza cortesia ma soprattutto bontà dei piatti. Anche i dolci sono ottimi e da leccare i baffi"

Valeria Panico

"Sono di passaggio a Roma e volevo assolutamente assaggiare la famosa Pinsa, ho cercato su Google un posto vicino alla stazione Termini dove alloggio, e ho trovato questo piccolo posto ma con ottimo cibo. Pinsa gustosa, croccante, saporita in poche parole squisita. Servizio impeccabile"

Patrizia Mele

Le recensioni non sono verificate da Google, ma Google controlla e rimuove i contenuti falsi quando vengono identificati.

Vale lo stesso per le recensioni fatte su Tripadvisor.

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